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Nota: le storie dello Sgagino, non seguono un filo temporale e non sono una rubrica con cadenza fissa; quando ci tornano in mente le nostre storie o quelle che ci hanno raccontato i nostri amici, ve le riproporremo nella speranza che vi piacciano…se poi volete raccontarci le vostre, le ascolteremo volentieri.
Come quella volta che…
Il mio amico Karl Heinz è probabilmente, la persona più gentile e simpatica dell’universo intero: un omone di 2 metri per 130 kg di educazione e cordialità..solo una volta lo ho visto arrabbiato ed ho temuto per la mia vita..ma quella è un’altra storia e non divaghiamo..
Comunque questa è la storia dei fichi speciali di Karl Heinz:
Settembre di qualche anno fa…come da tradizione gli amici “Campanas” sono qui per pedalare in EBike, tra un cappuccino, un mercatino e qualche bella collina.
Per raccontare i “Campanas” ci vorrebbe un intero libro per le tante avventure vissute insieme…racchiuderli in una definizione è difficile: potremo dire che sono dei simpaticissimi e tenaci Senior tedeschi, ambosessi, in compagnia dei quali abbiamo percorso in lungo ed in largo il territorio.
Il giorno dei fichi, partiamo per un giretto appunto in EBike con destinazione Gradara più “varie ed eventuali”..
arrivano quindi le “varie ed eventuali” che in questo caso è lo strappo del Picchio Verde: una breve ma ardua salitella, in parte di strada bianca, che porta su via Gaggera.
Oggi siamo solo in 8 visto che altri sono rimasti, in spiaggia…che abbiano fatto bene?
Lungo la salita, il gruppo si allunga ed in cima ci si aspetta un attimo: mentre sono li, vedo a bordo strada, un fico striminzito ma quanto mai provvidenziale; raccolgo i fichi che sono, parimenti all’albero, piuttosto piccoli e sopratutto non bastanti per tutti: sono solo 6 mentre i “ragazzi” sono in 7: tutte allegre signore tranne appunto, Karl Heinz.
Mi guardo intorno e vedo li a fianco, un melograno con dei bei frutti grandi: beh dai adesso gli faccio la battuta!
“Allora ragazze ecco, un fico per uno e per te Karl Heinz, che sei il più grosso, un fico speciale !” dico ridendo..
Al che una delle signore, mi chiede “Kann man mit der Schäle essen?” che tradotto sarebbe “si può mangiare con la buccia?”
I fichi sono piccoli e sicuramente non trattati e senza pensarci tanto gli dico “certo, nessun problema”
Il problema invece è che anche Karl Heinz sente la mia affermazione e forse annebbiato dalla strappo del Picchio Verde, addenta con forza il suo bel melograno con la buccia e tutto..
Vi lascio immaginare il finale una volta realizzato l’errore; vi dico solo che una delle signore, a causa dalle risate, ormai ci lasciava li in cima a quella salitella..